IL C.P.I.A. NEGLI ISTITUTI DI PREVENZIONE E PENA
La condizione di detenzione rappresenta per la persona in carcere una fase molto critica, tuttavia ciò non esclude che si possa, almeno in parte, investire sul proprio futuro e sul proprio presente. L’istruzione è uno dei perni fondamentali della riabilitazione del detenuto, quello attorno a cui ruota la crescita dell’individualità culturale di ciascuno. Per la specificità del contesto e la particolare utenza la scuola carceraria, pur mantenendo sul piano della didattica e dell’organizzazione un collegamento essenziale con il C.P.I.A., assume una configurazione autonoma nella relazione con l’Amministrazione Penitenziaria, a causa dei vincoli dettati dal contesto ospitante. La scuola in Carcere attira centinaia di soggetti in restrizione della libertà e grazie alla vasta offerta formativa questo numero, di anno in anno, aumenta. In essa confluiscono un gran numero di iscritti. I docenti che operano negli Istituti di pena danno il via alle attività con la fase di “accoglienza” attraverso la quale i corsisti vengono consapevolmente orientati nei diversi livelli all’interno del gruppo classe. La configurazione sia dei livelli che dei gruppi classe, durante il corso dell’anno, subirà delle inevitabili modifiche dovute sia a nuovi orientamenti sia a trasferimenti. Laboratori curricolari: sportello d’ascolto; laboratorio di orientamento; laboratorio di informatica; laboratorio di recupero asse dei linguaggi; laboratorio di recupero asse storico sociale; laboratorio di potenziamento asse dei linguaggi; laboratorio di potenziamento asse storico sociale. Ampliamento dell’offerta formativa: Laboratorio teatrale; Laboratorio di informatica; Laboratorio di Inglese; Laboratorio di Educazione Ambientale.
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